In questi giorni di estate inoltrata se ne discute molto, in rete e negli uffici pubblici.
A partire dal 12 agosto 2016, tutte le amministrazioni dovranno abbandonare definitivamente la carta e gestire i procedimenti amministrativi di propria competenza solo attraverso gli strumenti informatici.
Dopo anni di annunci (spesso azzardati) e di promesse (mai mantenute), perché questa volta dovrebbe essere quella buona?
E infatti, come spesso accade quando si parla di amministrazione digitale, le reazioni vanno dallo scetticismo (“le PA non ce la faranno mai”) al benaltrismo travestito da realismo (“se non ci sono sanzioni, nessuno rispetterà la scadenza”).
In realtà, la scadenza di agosto è realmente cruciale e cade – ironia della sorte – proprio nei giorni in cui è alle battute finali l’adozione del decreto attuativo della Riforma Madia (art. 1 Legge n. 124/2015) che riformerà in modo importante il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).
Visto che però la confusione sugli adempimenti è ancora grande, può essere utile provare a fare ordine e capire cosa le amministrazioni sono tenute a fare prima del 12 agosto … continua a leggere su leggioggi.it
Fonte: leggioggi.it (Ernesto Belisario del 3 agosto 2016)